Questa azione sperimentale è stata pensata a partire dal 2018  nelle pieghe di alcuni progetti Antitratta ,Regione Veneto (Navigare già Nave) , Campania (Fuori Tratta/coop Dedalus)  e a seguire Regione Emilia Romagna a partire dal 2021 ( Oltre la strada/cooperativa società dolce/team minori e tratta ).

L'idea è nata dal basso , dall'osservatorio privilegiato che hanno gli operatori sociali che operano sul campo e che hanno rilevato che il fenomeno dei MSNA e giovani adulti coinvolti in area penale o a rischio di entrarci veniva affrontato con un unico paio di lenti. Appunto si guardava al reato e al fatto che questi giovani ragazzi/ragazze  fossero autori di reati  e non anche vittime di tratta e grave sfruttamento o potenziali vittime 
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Come è stato possibile?
Questi progetti da anni collaboravano fattivamente, anche attraverso protocolli con i soggetti istituzionali del circuito dell'area penale, USSM (uffici servizi sociali minorili) CGM (Centro Giustizia Minorile), IPM (Istituti Penali per i Minorenni)  nonché il segmento degli Enti Locali che prendono in carico i minori (tutela Minori) in un’ottica di  lavoro di prevenzione, identificazione e inclusione dei minori e giovani adulti.


Il tema centrale dell’azione di sistema Inside Out sono i diritti dei minori stranieri non accompagnati, e dei giovani adulti, a rischio di essere coinvolti in attività illegali, e se già coinvolti, ad essere inseriti con adeguata protezione e condizione giuridica in programmi di emersione, assistenza e integrazione verso l'autonomia abitativa. 
Come per tutti i minori nel nostro sistema giuridico, in primis va riconosciuto il diritto ad essere considerate "vittime" piuttosto che non semplici autori di reato, se compiuti da minori l'art. 18 comma 6 TUI  sottolinea  l'aspetto della mancata o limitata protezione e tutela del minore che ha permesso di essere vittima di adulti che lo hanno coinvolto in azioni criminose, da cui l'equiparazione alle vittime di tratta per l'art.18.

Pertanto, in questo discorso, sono strettamente interconnesse, come in una filiera operativa che insieme coopera sulla medesima finalità, le azioni/interventi/programmi che dalla PREVENZIONE/TUTELA (in area MSNA) si estendono fino alla ASSISTENZA/INTEGRAZIONE (area tratta/asilo  e art. 18 c.6), in rete con le istituzioni della giustizia minorile nei casi di reato commesso da minorenne.

Spesso purtroppo i MSNA non sono presi in carico dal sistema e programmi loro dedicati, e vengono intercettati, già giovani adulti, in uscita dal circuito penale minorile. Per tutti loro, un'adeguata prevenzione nei servizi per MSNA avrebbe potuto limitare/mitigare i rischi connessi ai loro percorsi migratori.
Sono diverse fasi dello stesso processo, con le loro diverse azioni, metodologie e strumenti giuridici, la cui coerenza è però da far emergere e da valorizzare nel sistema, in tutti i sistemi che cooperano, che condividono gli stessi beneficiari in diverse fasi del loro percorso migratorio.


L'azione inside out si è inserita in un vuoto istituzionale, infatti, nonostante, le norme nazionali e internazionali ( anche il piano nazionale Antitratta) prevedano che di questo particolare target ci si debba occupare, quello che manca e andrebbe promosso , è l’armonizzazione delle norme e degli interventi.
Il lavoro di queste equipe trasversali sia sotto il profilo delle professionalità, ( nel gruppo di lavoro sono presenti,  assistenti sociali, psicologhe , operatori socio legali, mediatori linguistico culturali, operatori sociali con la supervisione scientifica/giuridica di un avvocato esperto sull'immigrazione) che in riferimento alla territorialità,  ha permesso un scambio fattivo di prassi che ha consentito di poter trasferire i ragazzi e giovani adulti da un territorio all'altro per poter far fronte ai problemi di sicurezza che ci possono essere sul territorio di emersione.

L'azione di sistema dopo due avvisi  (3 e 4) del Dipartimento delle Pari Opportunità, ha creato un importante expertise attraverso il lavoro equipe  multiprofessionali  , ed è entrata in maniera strutturale nelle nostre progettazioni.
Quello che queste equipe create ad hoc possono ancora fare attraverso le proprie organizzazioni è un azione di tutoraggio e supporto  ai colleghi che su i propri territori decidessero di intraprendere prese in carico di questo target specifico.

Ad oggi sono molti i MSNA e i giovani adulti intercettati dal progetto inside out e per alcuni di loro è stato possibile l’ingresso nei programmi antitratta (alla maggiore età), mentre per altri è stata attivata una collaborazione  con la Giustizia minorile ( che segue i giovani adulti anche dopo la minore età) per percorsi alternativi alla detenzione , come nelle esperienze di MAP (messa alla prova) e affidamento ai Servizi .

In Conclusione si ritiene che nel suo complesso l’Azione di sistema sperimentale INSIDE-OUT sia stata un’occasione importante per mettere a sistema delle prassi di lavoro multiagenzia per favorire l’emersione, la valutazione e l’assistenza di minorenni e neo maggiorenni vittime di tratta a scopo di sfruttamento nelle attività criminali forzate.
 Da una rilevazione fatta a gennaio 2020 tra i progetti antitratta nazionali abbiamo potuto rilevare come non vi siano state sino ad ora esperienze simili, e soprattutto che mettessero “in rete”  territori diversi.

Riteniamo che le azioni di formazione congiunta e di lavoro multi-agenzia possano avere carattere di trasferibilità anche in altri territori e che in quelle regioni in cui insistano Istituti Penali per i Minorenni e relativi Centri per la giustizia Minorile si possano andare a replicare alcuni degli interventi svolti nel corso di questa Azione di Sistema negli ultimi anni, coinvolgendo anche i tribunali per i minorenni e i tribunali di sorveglianza,
Si pensa che questo possa essere l’avvio di un percorso di confronto anche con tutti i colleghi a livello nazionale, soprattutto restituendo la dovuta attenzione allo strumento giuridico dell’art.18 comma 6 del Testo Unico sull’Immigrazione, anche al fine di valutare i relativi spazi di applicazione del relativo programma unico di emersione assistenza ed integrazione sociale ad oggi previsto per le fattispecie al comma 1 dello stesso articolo 18. 

Il livello di osservazione/studio e intervento deve mantenere un approccio specialistico e qualificato al fine di evitare pericolose generalizzazioni,
 Restando sul tema delle attività criminali forzate, questo lavoro di osservazione e ricerca in merito al doppio profilo di autore/autrice di reato e vittima di grave sfruttamento e tratta, ha portato gli operatori del sistema anti-tratta a trasferire alcune riflessioni, con le debite distinzioni, anche sulla casistica che vede coinvolte alcune giovani donne nigeriane (maggiorenni), spesso richiedenti asilo o titolari di status, nei reati legati allo spaccio/trasporto di sostanze stupefacenti, per conto delle medesime reti che le avevano sfruttate nell’ambito della prostituzione oppure altre reti che agiscono la cosiddetta ri-vittimizzazione. Probabilmente questo aspetto aprirà la discussione intorno ad un fenomeno destinato a crescere anche alla luce delle recenti modificazioni della presenza della prostituzione in strada dovuta all’emergenza sanitaria (covid 19). Poiché, tuttavia, sono sicuramente necessarie ancora molte osservazioni, riflessioni e studio di questi possibili nuovi scenari, si ritiene opportuno che i progetti antitratta vi possano dedicare un’attenzione strumentalizzazione che delle evidenze in tale ambito potrebbero generare nel pensiero comune e mediatico di seguito alcuni riferimenti normativi / articoli scientifici e la reportistica utile a contestualizzare il fenomeno.