Sommario
In virtù della ampia e collaudata rete di partenariato, il progetto intende contribuire a contrastare le organizzazioni criminali dedite e tali reati. Assume come paradigma di riferimento l’approccio del lavoro multiagenzia e multidisciplinare orientato alla tutela dei diritti umani e all'empowerment dei soggetti beneficiari, garantendo un approccio etno-psicologico. Il raggiungimento degli obiettivi sarà garantito dall'apporto delle equipe di progetto multidisciplinare, composte da 61 figure professionali con competenze in ambito sociale, psicologico, nella mediazione transculturale e nei diritti umani. Il personale impiegato ha competenze specifiche maturate nel corso delle attività promosse dalle precedenti progettualità. La professionalità degli stessi si è arricchita anche grazie alla partecipazione alle iniziative di aggiornamento sui fenomeni e sugli interventi promossi dal numero verde antitratta e dai progetti trasnazionali.
I gruppi di lavoro saranno articolati in tre settori di intervento: contatto ed emersione, assistenza e inclusione sociale e si avvarranno del contributo operativo di 7 staff tematici di progetto sui temi della formazione e lavoro, del diritto all’abitare, della tutela della salute; del benessere psicosociale, dell’interculturalità, della comunicazione, della tutela socio-legale. In ogni territorio provinciale i comuni capoluogo di provincia in raccordo con l’unità di coordinamento promuoveranno il rafforzamento della rete dei servizi pubblici e privati in ottica multi-agenzia, raccordandosi il più possibile, nella lettura ed osservazione dei fenomeni, con gli Ambiti Territoriali Sociali; in tale prospettiva, l’azione di integrazione con i diversi Ambiti Territoriali Sociali potrà essere sviluppata attraverso confronti e scambi anche in occasione degli incontri dei Tavoli Povertà e Inclusione sociale previsti dai Piani di Zona, nonché in specifici sottogruppi tematici ad essi afferenti.
Gli osservatori provinciali si integreranno poi a livello regionale e nazionale.
Questa organizzazione progettuale garantirà:
- il contatto e la valutazione complessivamente di 2.500 persone tra la popolazione a rischio di grave sfruttamento in vari ambiti o potenziali vittime, di cui 300 tra di i richiedenti e/o titolari protezione internazionale;
- di attivare la pronta assistenza e la presa in carico finalizzata all’avvio del Programma Unico di assistenza e integrazione sociale per 150 persone vittime di tratta e sfruttamento;
- di favorire il collegamento finalizzato alla presa in carico da parte dei sistemi di confine (Protezione internazionale, minori stranieri non accompagnati, violenza di genere, servizi sociali e socio-sanitari territoriali)
- di promuovere, all’interno del sistema, l’inclusione attiva delle persone che beneficeranno del programma di protezione sociale N.A.V.I.G.A.Re, attraverso uno o più dei dispositivi del progetto: alfabetizzazione linguistica, formazione professionale, socializzazione con la comunità locale, inserimento nel mondo del lavoro, inserimento in idonee strutture protette del territorio se necessario, autonomia abitativa, regolarizzazione, tutela socio-legale, supporto psicosociale.