L’emersione

La metodologia di lavoro adottata prevede l'intervento di equipe multidisciplinari che operano in multiagenzia con i diversi soggetti sia istituzionali che del privato sociale del territorio. Sono previste unità operative mobili con il compito di primo contatto, aggancio, accompagnamento e orientamento ai servizi del territorio della popolazione a rischio tratta e grave sfruttamento. Le azioni saranno rivolte alle persone che si prostituiscono sia in strada che indoor e alle persone che lavorano in contesti precari o a rischio, anche attraverso interventi congiunti multiagenzia con i servizi ispettivi dell'Ispettorato del lavoro, NIL, INAIL, INPS e SPISAL.

Il progetto si dota inoltre di operatori referenti per i diversi territori, in reperibilità h 24 e in raccordo col Numero Verde Nazionale che, a partire dalla segnalazione di una potenziale vittima di tratta, avviano una valutazione psico-sociale delle condizioni per la presa in carico e per l'eventuale avvio di interventi multiagenzia con i soggetti istituzionalmente competenti per l'identificazione formale come vittima di tratta.

Se necessario, la valutazione può essere avviata in emergenza anche mediante la repentina attivazione di strutture di accoglienza dedicate. Gli operatori territoriali, in stretta sinergia e collaborazione con gli assistenti sociali dei Comuni di riferimento e degli Ambiti, hanno il compito di raccordo fra i diversi soggetti coinvolti nella presa in carico, oltre a garantire il sistema di refferal con i sistemi di confine

Per quanto riguarda lo sfruttamento sessuale in strada, le unità di contatto effettuano due uscite bimensili notturne e una diurna per ogni territorio nel quale è presente il fenomeno. Per quanto riguarda lo sfruttamento indoor, vengono effettuati dei monitoraggi settimanali sui principali siti di annunci e dei contatti mirati mensili volti all'aggancio chiuso o nei locali.

L'obiettivo è quello di promuovere attività di orientamento ai servizi, promozione della tutela della salute e favorire l'emersione di situazioni di particolare vulnerabilità e/o sfruttamento. L'età delle persone contattate finora va dai 18 anni ai 50 anni circa, il genere è prevalentemente cisgender o transgender (MtF). Si potenzierà il contatto proattivo digitale e la promozione della Mobile App (Equality App). Per quanto riguarda lo sfruttamento lavorativo, le attività vengono prevalentemente effettuate in multiagenzia con personale ispettivo dell'ITL, NIL, INAIL, INPS e Spisal nei contesti lavorativi considerati maggiormente a rischio a seguito della condivisione degli osservatori (tessile manifatturiero, agricoltura e allevamento, logistica, cantieristica, volantinaggio).

L'obiettivo è quello di fornire ai lavoratori un orientamento ai servizi del territorio e una corretta informazione in merito ai diritti e doveri nel mondo del lavoro. L'età delle persone contattate finora va dai 18 ai 50 anni circa, il genere è prevalentemente maschile. Per quanto riguarda lo sfruttamento nell'ambito delle economie illegali forzate il progetto proseguirà la collaborazione con l' IPM di Treviso e l' USSM – Servizio Sociale per i minorenni del Dipartimento per la Giustizia Minorile e UEPE al fine di fare emergere le potenziali vittime e ampliare la conoscenza del fenomeno. Particolare attenzione verrà data alle segnalazioni riguardanti l'accattonaggio forzato e i matrimoni forzati in stretta collaborazione coi i Servizi Sociali territorialmente competenti.