La prima assistenza

Il progetto prevede un sistema di pronta accoglienza e protezione delle vittime di tratta a partire dall’emersione sino alla conclusione del Progetto Educativo Individualizzato condiviso con il /la beneficiario/a. Le azioni socio-educative e di empowerment si svolgeranno prevalentemente negli spazi polifunzionali territoriali e saranno finalizzate all’emancipazione da condizioni di marginalità sociale tramite la costruzione di un rapporto di fiducia tra l’équipe e i/le destinatari/e.

È garantita una rete di strutture diversificate per tipologia di accoglienza, collocate in tutto il territorio regionale, attivabili anche nell’emergenza e che garantiscono una permanenza temporanea volta all’implementazione del processo di valutazione psicosociale/ socio-legale e alla raccolta dell’adesione della persona ad avviare un percorso di inclusione sociale.

La mediazione linguistico-culturale accompagnerà tutte le attività previste, consentendo una modalità comunicativa attenta al background socio-culturale e coinvolgendo i destinatari nella definizione degli interventi. Gli operatori si impegnano a definire e concertare con la persona l’implementazione degli obiettivi del progetto educativo individualizzato attraverso un accordo di programma tra gli attori coinvolti. Il P.E.I. viene valutato a seconda dell’età, del progetto migratorio iniziale, della tipologia di sfruttamento e della conformazione dell’organizzazione criminale di cui la persona è stata vittima. In sinergia con i Servizi competenti e le organizzazioni del Terzo Settore presenti sul territorio sono garantiti l’assistenza sanitaria, supporto psicologico, l’alfabetizzazione, orientamento ai servizi del territorio, formazione, informazione sugli aspetti legali (in lingua d'origine) e la tutela legale in sede processuale anche ai fini dell'ottenimento del titolo di soggiorno o altro status giuridico.

La pronta presa in carico della domanda di aiuto per la messa in protezione delle vittime, insieme agli spazi di prossimità e i dispositivi multifunzionali rappresentano strumenti integrati per garantire un periodo di riflessione, per il recupero del benessere psico-fisico e la rielaborazione dei vissuti, nonché la riformulazione del progetto migratorio in base all’autodeterminazione della persona.

Il progetto prevede un coordinamento regionale al fine di rendere omogeneo su tutto il territorio di competenza l'intero intervento rivolto alla persona. A partire dal primo contatto con la potenziale vittima, rilevati gli indicatori di tratta e/o grave sfruttamento, raccolta la richiesta di aiuto della persona ad una fuoriuscita, viene organizzato un primo intervento di carattere informativo, sempre con la presenza di un mediatore linguistico culturale, volto ad acquisire il consenso informato della vittima ad accedere ad un percorso di assistenza.

Il progetto prevede la possibilità di attivare, anche in emergenza, delle strutture di accoglienza dedicate all'interno delle quali la persona, oltre a ricevere una prima assistenza, può proseguire il percorso di valutazione per l'accesso ad un programma di protezione sociale o per un accesso ad altri sistema di accoglienza e protezione.

Raccolta l'adesione della persona, è prevista l'attivazione e l'avvio di una valutazione multiagenzia con le Forze dell’Ordine istituzionalmente competenti e l'accompagnamento alla collaborazione con l’Autorità Giudiziaria per il reato subito.
In questa prima fase, la persona riceve assistenza sanitaria, consulenza legale, alfabetizzazione, eventuale supporto psicologico e un orientamento per la definizione del PEI a delle strutture di accoglienza protetta.

Sarà inoltre garantita una assistenza di prossimità orientata ai bisogni secondo l’agency del beneficiario e/o la ridefinizione del percorso migratorio personale, laddove la persona non possa o non voglia accedere ad un percorso strutturato.

Si prevede inoltre di fornire: elaborazione dei pareri/referral richiesti dalle Commissioni Territoriali per l'asilo, assistenza legale per l'ottenimento di uno status giuridico e il pieno esercizio dei diritti di cittadinanza, procedure consolidate per l’allontanamento della vittima dal territorio e la messa in rete nazionale attraverso il NV Antitratta, raccordi con i Servizi Sociali dei Comuni per la presa in carico integrata dei MSNA vittime di tratta, facilitazione nell’accesso ai sistemi di confine se più rispondenti ai bisogni dell’utenza.